Milano Design Week 2009 – La Triennale

Compito in classe: …perché ti dovrei ascoltare professore?
Immaginate di trapiantare una classe scolastica in Triennale.
I banchi, la cattedra, la lavagna, l’appendiabito e il cestino.

Su ogni banco un tema e un oggetto.
Il tema, svolto sul classico foglio protocollo a righe piegato a metà è uguale per tutti: “Arrivati al 2009, perché ti dovrei ascoltare professore?”
Poi, ogni professore sviluppa il suo componimento, con lo spazio bianco dove i visitatori potranno segnare eventuali errori e/o commenti.

36 temi sviluppati da 36 docenti delle scuole di design, moda, comunicazione, di NABA.
I docenti che accettano la sfida, scrivono il loro testo e portano un oggetto (fatto da loro, trovato, quello che vogliono) in grado di fare capire meglio al visitatore di che cosa si tratta.

“Compito in Classe” è una mostra prodotta da NABA (triennio di design, bienno di moda, biennio di design della comunicazione, master di interior design).

A cura di Massimo Martignoni, Stefano Mirti, Cecilia Pirovano, Valeria Portinari
Exhibition Design a cura di Soupstudio
Grafica di Claudio Cetina

Compito in classe.
Triennale di Milano.

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Test in class: …dear professor, why should I listen to you?
Imagine having a classroom in Triennale.
The desks, the blackboard, the coat-hanger…

Each desk provides an essay and an object.
The essay is hand-written on the typical school paper from our childhood: “In 2009; dear professor, why should I listen to you?”
Each professor wrote an essay, with space for the visitors to comment and correct (obviously a red pen is required).

36 short essays written by 36 professors of NABA. Design, fashion, communication, interior design. The teachers, who accepted the challenge, wrote their essay and brought an object to be placed on the desk (the object is made for this occasion, found somewhere or whatever they aspire to). Objects to help us better to understand their ideas.

The exhibiton is produced by NABA (BA Design, MA Fashion, MA Communication, Master in interior design).

Curated by Massimo Martignoni, Stefano Mirti, Cecilia Pirovano, Valeria Portinari
Exhibition Design: Soupstudio
Graphic Design: Claudio Cetina